Lo Shinrin-yoku si può porre a metà fra la meditazione e un metodo terapeutico: è una metodologia naturale per ritrovare il benessere sia fisico che psichico.
In italiano, questa parola giapponese significa bagno nella foresta o più precisamente trarre giovamento dell’atmosfera della foresta.
Si tratta di passeggiare nella foresta, respirando l’aria che aleggia, e ripetere questo tipo di terapia per un periodo di tempo che si può prestabilire. Ovviamente, non essendoci contrindicazioni si può usufruire di questo tipo di meditazione ogni qualvolta se ne sente bisogno e necessità.
Questo tipo di disciplina è stata ideata alla fine degli anni ottanta e affinata con uno studio del 2010. Prende spunto da una branca della scienza medica che sostiene che trascorrere un determinato periodo di tempo nella natura aiuta a sentirsi meglio sia fisicamente che psicologicamente.
Proprio per questo lo Shinrin-yoku è indicato sia per chi soffre di qualche patologia respiratoria o per chi ha bisogno di innalzare e rafforzare le difese immunitarie e anche per chi soffre di ansia o di depressione.
I risultati sono la riduzione dello stress, dell’ansia, degli stati di depressione, l’innalzamento e il rafforzamento delle difese immunitarie, la diminuzione della frequenza cardiaca e anche della pressione sanguigna di conseguenza.
Ovviamente non è necessario recarsi in una foresta, soprattutto se si abita in città e quindi non si ha la possibilità di poterlo fare con cadenza abituale. Ma andrà bene un qualsiasi luogo in cui c’è una sufficiente concentrazione di verde come campagne, boschi, parchi, in cui insomma si è circondati da spazi verdi.
Questo particolare metodo terapeutico, prescritto anche da alcuni medici in Giappone per i propri pazienti, aiuta a ridurre il nervosismo, a combattere i disturbi del sonno, a mitigare l’iperattività.
Tutti questi benefici sono opera dei fitoncidi, ovvero delle sostanze prodotta dalla corteccia degli alberi in grado di alleviare molti tipi di malessere.