Meglio valutare il saldo e stralcio

Le case sono un investimento tutt’oggi ancora formidabile. Ma spesso gli affari non vanno al meglio. In caso si renda necessario il pignoramento di un immobile, il creditore che vuole contenere le perdite può valutare l’accomodamento del saldo e stralcio.

Quando valutare il saldo e stralcio

Il saldo e stralcio è un accordo in estremo che creditore e debitore scelgono di valutare al fine di estinguere il loro accordo. Si tratta di un accordo, un debito stipulato fra le parti, che non sta andando bene.

Il debitore non riesce ad estinguere il debito, ha delle insolvenze ed il rischio per il creditore è quello di non rivedere più il proprio capitale. A questo punto si valuta proprio il saldo e stralcio, la cui caratteristica è la conclusione del rapporto debitorio in un’unica soluzione comprendente ciò che il debitore può restituire al creditore.

Il debitore che è titubante sul saldo e stralcio deve intendere che esiste in realtà un rischio maggiore, ovvero quello di perdere completamente il proprio investimento. Meglio quindi scegliere un patteggiamento economico e risolvere il debito con ciò che il debitore può garantire in termini di restituzione del capitale.

L’altra opzione, quando l’investimento è immobiliare, è quella di veder finire la casa all’asta e ricevere da lì il saldo di un eventuale debito. Questa opzione non è quella che si consiglia al debitore. Le case all’asta non garantiscono un rientro del debito e men che meno in tempi celeri.

In questo scenario, certamente critico, occorre davvero valutare al meglio l’unica manovra finanziaria che si rende necessaria, ovvero quella del saldo e stralcio. La celerità della risoluzione del debito è garantita in breve tempo e appunto entro un’unica soluzione. Questo aiuta il creditore a chiudere, seppur non come era prestabilito, una trattativa che protratta potrebbe solo far perdere tempo e soldi. Perché ulteriori perdite?

Meglio valutare il saldo e stralcio
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