Come funziona l’intervento di blefaroplastica
L’intervento di blefaroplastica viene generalmente eseguito in anestesia locale. Solo in rari casi viene scelta un’anestesia generale. La durata dell’operazione è di circa un’ora, dal momento che si va ad intervenire solo sulle palpebre inferiori. Le incisioni che vengono realizzate durante la blefaroplastica, riguardano la parte subito inferiore delle ciglia. Le cicatrici sono quasi impercettibili, grazie alla sutura estremamente sottile. Al termine dell’intervento viene applicato del ghiaccio ed un bendaggio compressivo. In generale le dimissioni dall’ospedale avvengono dopo qualche ora, solo in determinate circostanze si trattiene il paziente in clinica per la notte. Una volta casa, per evitare spiacevoli complicanze, è opportuno applicare ghiaccio o garze fredde sugli occhi, dormire con la testa sollevata per i primi giorni e non usare le lenti a contatto per almeno dieci giorni dopo l’operazione di blefaroplastica. Il gonfiore e l’ecchimosi sono del tutto normali nei giorni che seguono l’intervento e, sebbene l’entità varia da paziente a paziente, si risolvono normalmente entro cinque o dieci giorni al massimo.
Blefaroplastica: quali sono le principali cause delle occhiaie
Lo strato di pelle che si trova sotto la cavità orbitaria è ricco di sottili vasi sanguigni, da cui fuoriescono piccole gocce di sangue che tendono ad espandersi nei tessuti circostanti. Questo ristagno origina il classico alone scuro sotto gli occhi. In generale si ricorre alla blefaroplastica per far fronte a una fragilità capillare, che determina la comparsa dell’inestetismo. Quest’ultimo, tuttavia, è dovuto anche ad altri fattori. In primo luogo si pensa che le occhiaie si manifestino in un individuo in base ai fattori genetici. Oltre a questi, possono essere dovute anche da un eccessivo stress psico-fisico e da stili di vita scorretti. Nello specifico le occhiaie sono originate a:
- fragilità dei capillari
- stress termico, come lavaggi del viso con acqua bollente
- stress meccanico, come lo sfregamento continuo degli occhi
- riposo insufficiente
- accumulo del pigmento melanina